CENTRO STUDI ASSENZA
Balikwas: Il reportage che si scoprì operaassente
VERSIONE INTEGRALE
Italiano: https://vimeo.com/239142532/3cccfc2a30
Inglese: vimeo.com/255178758/3ac7de7044
Balikwas
Saltare improvvisamente in un’altra situazione e sentirsi sorpreso. Tagalog). Scrive in Balikwas: How to Emigrate to The Philippines Chris Payne, ex professore della University of Maryland emigrato a Tanauan, nelle Filippine: «Il termine significa saltare dall’altra parte, sentirsi sorpresi per una nuova situazione ma anche andare contro corrente». Ossia: abbandonare la propria zona di comfort. Come fanno i visionari, spiega Hal Gregersen del Mit, che dubitano delle certezze, cambiano situazioni, raggiungono risultati sorprendenti.
In-Absentia. Antefatto d'un reportage mancato
Ogni uomo è straniero a se stesso. L'opera artistico-scientifica di Paolo Ferrari ha nelle sue pieghe il segno esplicito di questa estraneità. Il reportage, che è base del docufilm che proponiamo, non potrà che assumere nel suo svolgersi la testimonianza d'un mancamento: indice d'un documento/accadimento peculiare che è a fondamento dell'opera e che la differenzia e la fa ruotare intorno a se stessa senza un asse di riferimento.
Nel suo pensarsi e farsi, nel suo impostarsi e realizzarsi il reportage riporterà in ogni suo tratto l'orma d'un fallimento e d'una sconfitta; non potrà perciò essere unicamente documento di 'qualche cosa', ovvero della 'cosa artistico-scientifica' di cui esso si prende cura: dovrà mancare in quanto tale; assumere nel suo farsi-poieín – (Paolo Ferrari è altresì scrittore e poeta) – la perdita d'un fine e significato aprioristici.
Mancando quale 'cosa', diventerà nel suo percorso l'opera di ciò che non è, e colui o coloro che la agiscono simbolo loro stessi dell'estraneità a sé: particolare straniamento capace di generare una differenza che non è altro che la possibilità-necessità per Homo sapiens di prendere parte nella propria vita al rapporto con questo o con un eventuale ulteriore universo, costantemente costruito e decostruito in astratto e in concreto dall'opera artistico-scientifica e
filmica e dal suo particolar segno 'meno'.
Il reportage sarà perciò reportage mancato, venendo meno della sua necessità d'essere in quanto cosa–film. Si mostrerà quale antecedente, un prologo ad altra esistenza, opera perciò capace d'assenza (in-Absentia), pronta a disporsi fuori – e dentro – la comune consonanza in una zona particolare capace d'accoglienza dell'altro – non più essere straniato e straniante – il
cosiddetto 'straniero' – , incline invece a favorire nel suo processo diveniente a un allargamento della condizione di uomo: esso non sarà unicamente soggetto ospitante e ospitale, ma ora luogo aperto all'essere altro nella differenza, perciò finalmente mite abitante di se stesso, capace di proporre una storia potenzialmente priva della cieca aggressione che in varie fasi l'ha caratterizzata.
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SINOSSI
di Andrea Sartori
Paolo Ferrari e Andrea Sartori si incontrano all'alba sulla Darsena di Milano per iniziare un viaggio che percorrerà i luoghi (fisici e di pensiero) della ricerca di Paolo Ferrari sul tema dell'Assenza e dell'accoglienza del viandante, dello straniero.
Lo scopo di Andrea è raccogliere le informazioni necessarie a realizzare un documentario sul progetto installativo site-specific Un nuovo paesaggio nutre il viandante. Riflessi (con scrittura) della città a-venire, che si sviluppa alla Darsena e in diversi altri luoghi lungo le vie d'acqua della Città Metropolitana di Milano.
Davanti ad un caffè, Paolo e Andrea pianificano la giornata che li porterà in vari luoghi simbolo ad incontrare gli altri protagonisti, oltre all'artista, del progetto.
Nel Centro Studi Assenza, all'Isolacasateatro, a Gaggiano e Cisliano, nella Casa delle Chiavi, in Via degli Etruschi e nella stessa Darsena questi raccontano ad Andrea, ognuno per il proprio ambito di competenza e con il proprio linguaggio, le varie fasi e le ragioni del progetto.
Il linguaggio narrativo si intreccia e si sovrappone con quello teatrale, musicale, pittorico e calligrafico in un nuovo multistrato complesso e generatore.
Il viaggio di Paolo e Andrea, che dura idealmente un giorno, si conclude al tramonto col loro ritorno in Darsena, in “Piazza dell'Assenza”, dove Paolo di-mostrerà ad Andrea come le opere si siano inserite nel contesto a tal punto che i passanti tendono a fondersi con esse.
BALIKWAS
Il reportage che si scoprì operaassente
Regia:
Produzione:
Data:
Durata:
Andrea Sartori
Kinedimorae, Centro Studi Assenza e Keymotions
2017
50’
Un reportage intorno all’opera scientifico-artistica di Paolo Ferrari in vari territori di Milano e dintorni, aperta al vero accoglimento dello straniero – così da essere ospitato nel migliore dei mondi possibili – dà luogo a un docufilm che a mano a mano si trasforma, nella sua complessità d’idea-forma-scienza-musica, in un’opera capace di contenere quel tratto che apre a una mutazione feconda dell’alterità di cui tutti noi siamo artefici e sostanziati: noi stessi siamo gli stranieri.