CENTRO STUDI ASSENZA
16 novembre 2019
Ore 14.00
Circolo Filologico Milanese
L’impensato/la prensione dell’atto che sfugge/la mutazione del corpo che pensa
Introduzione di Paolo Veronesi
Conversazione tra l’Autore, Marco Dotti, Susanna Verri
Performance/Triade di Erika Carretta
Tra dimenticare e mancare la lingua s’apre
al non-fondamento (Ungrund) e all’impensatassenza
1. Da Io-dimentico/Oblida. Della dimenticanza estrema di P. Ferrari
2. Da Opusminus-0. L’impensata complessità dell’universo in-divenire di P. Ferrari
3. Dove? di E. Carretta in Clara, dell’esitare dell’essere qui di P. Ferrari
Conversazione tra Marco Dotti e Paolo Ferrari
Finale in-Absentia
con Erika Carretta e Paolo Ferrari
Libro di riferimento: P. Ferrari, Opusminus-0. L’impensata complessità
dell’universo in-divenire (O barra O, 2019)
La contemporaneità e le dinamiche dell’evoluzione della materia fino alle controverse oscillazioni e tensioni della fase attuale, alla scoperta di quella zona dell’essere e dell’esistere che è partecipe e mediatrice del cosiddetto ‘impensato’. Una nuova possibilità di apertura al di là dei muri, delle differenziazioni e delle chiusure, un sentiero lungo il quale il pensiero possa disporsi e attingere a un differente grado di conoscenza che renda possibile una relazione, ricca contemporaneamente d’affetto e di distacco, tra uomini e uomini, uomini e cose, proiettandosi nella complessità di un
universo che, nuovo, si ponga di fronte ai temi attuali più ardui. L’esistenza – o l’inesistenza – di una realtà d’altra origine che non si avventuri in fantasie fantascientifiche o ipotesi di robot pensanti o di corpi immortali posti sotto ghiaccio
nell’attesa di essere riportati al mondo; ma che si apra a una speciale mancanza, capace di un’attività che rinnova: il mondo s’attenua o addirittura scompare “quale cosa concreta”.
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Audio dell'intervento: