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In occasione di Novecento italiano abbiamo pensato di proporre alla città un invito con performance e concerto al Centro Studi Assenza, luogo di arte, scienza e cura, sede di un’attività multidisciplinare ora rivolta alla città e al territorio con le Installazioni artistico-scientifiche Un nuovo paesaggio nutre il viandante alla Darsena di Milano e lungo il Naviglio nei territori di Gaggiano e Cisliano; con il circuito delle opere d’arte che costituiscono il cuore di una nuova concezione di accoglienza nel progetto Case oltre-la-soglia per minori non stranieri non accompagnati. L’attività del Centro e dell’omonima associazione, del gruppo storico dei suoi componenti prende avvio a partire dai primi anni ’70 dal lavoro di ricerca di Paolo Ferrari all’Istituto di Psicologia della Facoltà di Medicina dell’Università Statale e dalla fondazione del Centro Studi e Ricerche in Psicologia Clinica, Psicoterapia di Attivazione di Corso Venezia. È degli stessi anni Paolo e il suo compagno senza morte, il romanzo di ricerca di Paolo Ferrari che esce nel 1978 per le edizioni della Galleria Apollinaire: sarà in seguito conosciuto come il ‘libro blu’, dal colore della copertina che  l’editore Guido Le Noci volle uguale al blu dei monocromi di Y. Klein. L’artista eclettico e rivoluzionario che proprio Le Noci grazie alla stretta collaborazione con il critico francese P. Restany aveva introdotto in Italia alcuni anni prima con una serie di mostre che fecero epoca alla Galleria Apollinaire di Milano.

 

Dal Monocromo blu di Yves Klein donato da Guido Le Noci a Paolo Ferrari in occasione dell’uscita del libro – che sarà visibile durante la visita al Centro Studi Assenza – è nata l’idea per questa manifestazione: una traccia che si collega direttamente al cuore artistico e culturale del Novecento e agli anni in cui la città di Milano si affaccia sulla scena culturale europea ed internazionale. Nel corso della visita sarà possibile vedere uno dei bozzetti di Christo per l’empaquetage della statua a cavallo di Vittorio Emanuele II in Piazza del Duomo, un Brian sempre proveniente dalla collezione privata di Guido Le Noci. Le opere e l’atelier di Paolo Ferrari, seguendo l’evoluzione dell’attività dell’artista-scienziato dalle prime fotografie, le opere a matita, i pastelli e le tecniche miste su carta degli anni ’70; le tele e le “sconfitte” degli anni ’80, 90 e 2000 fino ai teleri su pvc e ai grandi pannelli che compongono le installazioni degli anni recenti.

 

Durante il concerto si potranno ascoltare brani (Raddoppi) di Musica in-Assenza. Si tratta di musica contemporanea di matrice sia classica che jazz, nata a partire dai primi anni ’80 nell’ambito dell’attività di P. Ferrari al  Centro Studi Assenza. Molteplici le collaborazioni musicali che hanno portato alla vincita di Concorsi Internazionali - con il compositore Vittorio Zago – e a numerosi concerti, con la produzione di alcuni CD, con i pianisti di area classica Carlo Balzaretti e Lisetta Carmi; Luigi Bruzzone di area jazz come il sassofonista Lorenzo Sanguedolce.

 

Il luogo - una struttura di circa 1000 mq - completamente ristrutturata nel 1980 dagli architetti Alessandro Ferrari e Alfredo Fantini fu pubblicato come uno dei primi luoghi di lavoro multidisciplinare della città. Le opere, d’arte antica di diversa origine etnica e contemporanea, costituiscono con la struttura architettonica una grande Installazione, una sorta di città dell’arte e della scienza dove ha sede l’equipe multidisciplinare creata e diretta da P. Ferrari.

Il Centro Studi Assenza è associazione scientifico-culturale no-profit fondata nel 1994. È attiva in diversi ambiti: psicoterapia e psichiatria, filosofia, teatro, arte, architettura, musica e letteratura. Si occupa del rapporto arte-scienza e della cura nelle diverse declinazioni che riguardano il territorio (Installazioni artistico-scientifico-architettoniche), la comunità (teatro), l’individuo (psicoterapia). Secondo il modello di un sistema complesso denominato Asistema in-Assenza.

 

La cura della città e del territorio e, tramite queste, la formulazione di una nuova idea di accoglienza attraverso l’arte e la cultura: il progetto, in continuità con le premesse teoriche poste negli anni ’70, arriva fino ai giorni nostri nell’attuale attività del Centro. In quegli anni i fermenti culturali di un rinnovamento politico e sociale innescati dai movimenti del ’68, si traducevano in una innovativa concezione della cura e della società alla base della fondazione del primo Centro di Corso Venezia. Anticipando la visone teorica delle connessioni  tra cura, individuo e società che sarebbero sfociate nei decenni successivi nella rivoluzione etica, clinica e politica che - in Italia prima che altrove - portò alla chiusura dei manicomi e al complesso movimento di rinnovamento clinico e civile germinato attorno alla legge Basaglia e alla riforma psichiatrica.

Un progetto che dagli anni ’70 arriva ai giorni nostri, interessando un’idea di cura e di sanità che si apre al territorio e alla città prendendo corpo nelle Installazioni artistico-scientifico-architettoniche, attraverso l’apporto di nuove professionalità da parte di architetti, scenografi, urbanisti, ulteriori generazioni che negli ultimi decenni arricchiscono l’equipe del Centro.

 

La Città a-venire

Paolo Ferrari come artista-scienziato realizza con l’equipe multidisciplinare del Centro Studi Assenza le Installazioni artistico-scientifiche site specific Un nuovo paesaggio nutre il viandante nell’area Sud Milano e alla Darsena, in collaborazione stretta con i Comuni di Milano, Gaggiano e Cisliano e con la Città Metropolitana; il progetto Case oltre-la-soglia – nelle case per minori stranieri non accompagnati. In via di definizione Città a-venire, una rete di opere e Installazioni nella città di Milano in cui l’arte in-Assenza diviene medium e catalizzatore per una nuova idea di accoglienza.

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