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Teatro
dell’Oggetto
Mancato/Evoluzione!

Un progetto
teatrale-scientifico/artistico-musicale
di
Paolo Ferrari

Il Teatro dell’Oggetto-Mancato, così come la musica (e l’arte), è (un) gesto in- Assenza. Per ognuno che lo agisca esso si appalesa ogni volta nuovo e peculiare: esso si mostra come fonte cui attingere, nella differenza di sé (di ciascun agente). Si situa nella zona aldiqua-aldilà della soglia ordinaria di ricezione. Nasce (e muore) nel giusto-distacco che ognuno (vela e) svela a se medesimo, fuori del suo “vivo” in eccesso pensare sé stesso. Si radica allora in quella zona dedicata al rapporto-con l’altro. In-differenza, sui margini dell’abisso di cui ciascuno porta la traccia: è perdita della condizione di necessità d’essere oggetto fissato una volta per tutte entro l’irrefutabile esistenza d’un oggetto reale ridotto nel “concreto della cosa”.
Il progetto Evoluzione!
Evoluzione! è un progetto ad ampio raggio. Comprende la pièce teatrale propriamente detta Evoluzione! e si apre a diversi generi di espressioni artistico-scientifico-musicali e teatrali, quali mezzi e prove che debbono portare alla complessità dell’asistema pensante- teatrale Evoluzione! quale oggetto mancato-teatrale, progettato specificatamente per la Biennale di Venezia 2005. Alcune fasi son già state esplicate nell’iter che s’è costruito per permettere la formazione-materializzazione dello stadio teatrale di Evoluzione!,entità in-Assenza e pertanto de-materializzata e dematerializzante,resistente a identificarsi in un’entità rappresentativa, quale in genere è il teatro.
Gli attori si sono però misurati con il testo, nelle nuove espressività, a-una, a-due, a tre voci, raddoppiate o meno dalla musicain-Assenza.
La loro parola detta è stata portata dapprima ai Seminari in-Assenza presso il Centro Studi Assenza, a Milano.È stata poi fatta una Serata di Musica, dedicata all’Ausklang: il
finire-sfinire del suono, dopo che esso è risuonato fortissimo e pieno di sé nel suo occupare materico il mondo. Il suono dell’Apocalissi che si autogenera e che sfinisce nel-finire del Silenzio-assoluto prima della rivelazione, ammesso che essa abbia da comunicare ancora un alcunché.
Le tre voci degli attori (fra loro anche il regista-attore) sono state immesse in una serata al Centro Sociale Leoncavallo, insieme con la voce penetrante d’un soprano. In mezzo alla festa, è emanata la parola Evoluzione!: tra i rumori, i suoni saturanti della festa s’è fatta strada la nuova espressione in-Assenza; nel luogo concreto la parola che dice della nascita dell’altro; a tratti libera, a tratti con strettissimi vincoli evoluzionistici si costruisce/si decostruisce quale entità fenomenica: figlia d’ un’evoluzione che sta per tralasciareil suo stesso procedere di entità comunicativa.
SCARICA QUI LA VERSIONE INTEGRALE DEL MANIFESTO DEL TEATRO DELL'OGGETTO MANCATO/ EVOLUZIONE! di Paolo Ferrari
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